SEQUOIA
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 Astoria - p. 304
Inghilterra, 1905 C'è molto di scandaloso, nella relazione tra il diciannovenne Sebastian, duca di Chevron, e Lady Sylvia, che di anni ne ha quaranta ed è la moglie del potente Lord Roehampton. Ma, nell'universo dorato dell'aristocrazia inglese, tutto è ammesso, basta che non sia di dominio pubblico, basta che rimanga dietro il muro di seta e piume, di ville e castelli, di ricevimenti e dinner party. Sempre più consapevole di vivere in una gabbia dorata, Sebastian è inquieto e l'incontro con Leonard Anquetil, audace esploratore del Polo Nord e “spirito libero”, gli fa improvvisamente immaginare una vita diversa, libera dall'ipocrisia e dalle soffocanti convenzioni della società cui appartiene. Una vita che attira anche la sorella di Sebastian, Viola, “moderna” e spregiudicata, almeno nell'animo. Ma allora, alla fine, chi è la vera signora scostumata? La bellissima Sylvia, leggera, egocentrica, capricciosa, “creatura d'impudente vanità”, che però rinnega il suo amore? Oppure è Viola, che almeno prova a rifiutare il suo passato e la sua famiglia, per costruire una vita interamente sua?
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Sackville West porta in scena una commedia umana dove mette in evidenza l’ipocrisia nell’ambito delle convenzioni sociali come prassi consolidata dell’aristocrazia. E’ una società che sta mutando quella del primo novecento, e le nuove generazioni si interrogano sul proprio destino, se questo è davvero già tracciato e se invece lo si può forgiare a proprio piacimento seguendo le proprie inclinazioni.
Titolo originale del romanzo è The Edwardians, pubblicato nel 1930 ebbe un grande successo, anche perchè l’autrice prima di addentrarsi nella storia avverte il lettore che “nessun personaggio di questo romanzo è completamente inventato”, e infatti pare che molti personaggi furono all’epoca riconosciuti e individuati chiaramente.
E’ uno degli ultimi suoi romanzi, una chiara critica alla società edoardiana per cui attinge ai suoi ricordi d'infanzia, ed è una storia di formazione.
Seguiamo quindi le vicissitudini di Sebastian, che vanno dal 1905 al 1911, giovane rampollo di un grande casato nobiliare, e delle donne che compongono la sua vita:
la madre donna accorta e consapevole del ruolo della famiglia in società, l’amante Sylvia spregiudicata quanto ben attenta alla forma e risoluta nell’evitare lo scandalo, la moglie del dottore, di estrazione borghese alla fine anche lei si rivela attenta alla forma e alle convenzioni, e alla sorella Viola, l’unica che spezzerà il giogo del casato a favore di una vita autodeterminata.
Il ventaglio delle donne che ella rappresenta, non sono solo quelle dell’aristocrazia, della borghesia, ma anche quelle appartenenti ai ceti più umili come alle persone di servizio che ricreano esse stesse una gerarchia che di fatto le differenzia le une dalle altre, fatta di privilegi e di posizioni più o meno rispettabili.
Chi fra queste è la donna scostumata?
Vita Sackville West ci accompagna in questo viaggio narrativo con ironia ma anche con grande profondità, nulla sfugge alle sue osservazioni sulle dinamiche dell’animo umano, dei condizionamenti, delle debolezze e delle fragilità che espone sempre con rispetto e comprensione pur non condividendone la sostanza.
La storia si conclude nel giorno della incoronazione di re Giorgio il 22 giugno 1911, quando Sebastian in uniforme partecipa alla parata e alle tradizionali consuetudini antiche di secoli, rappresentando con consapevolezza il suo ruolo di nuova generazione, rispettosa della tradizione, aperta alle istanze del mondo che sta cambiando.
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