Manuppelli, Nicola - La fessura. Biografia non ufficiale di Alice Munro

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    Barbera, 142 p.
    La prima biografia italiana dell'autrice canadese Nobel per la Letteratura 2013. Il ruolo di Alice Munro nella letteratura canadese e mondiale. L'arte del racconto. Le vicende biografiche, la riservatezza, l'addio alla scrittura.
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    Ma che piacere è stato leggere questo libro, e non tanto perché sono interessata a tutto quel che concerne la Munro, quanto per il modo in cui Manuppelli ha scelto di raccontarla: è evidente in ogni pagina che il suo lavoro è al servizio della scrittrice, della sua opera e dei lettori che vogliano avvicinarvisi o approfondire quanto già letto. La prosa è di conseguenza molto funzionale, con periodi brevi, senza nessun abbellimento, né ricerca di effetti artistici, e chiaramente finalizzata a un’analisi attenta e approfondita del soggetto.
    Ho apprezzato l’approccio perché, avendo letto diverse raccolte della Munro e avendone altre ancora da leggere, l’ho trovato un modo intelligente e piacevole per navigare attraverso le sue opere, scoprendo punti di vista nuovi, correlazioni inaspettate, ma anche testi che non conoscevo (tra cui un brevissimo racconto, Scherzi del destino, che mi ha fulminato).
    In breve, un’opera utilissima di un appassionato addetto ai lavori. E insieme una dimostrazione di stima e affetto verso la scrittrice e il suo altissimo contributo alla letteratura moderna, con un genere, il racconto, che non le ha sicuramente facilitato il compito. Anche se, come sottolineato nel libro: I suoi racconti sono fatti di punte di iceberg, e questo spiega la loro densità, il fatto che abbiano un peso simile a quello di un libro più lungo.
    Nonostante la storia personale della Munro venga qui scandita dai momenti di svolta, senza mai indugiare in dettagli che non siano utili, è chiarissimo l’intreccio tra vita e scrittura. E’ la natura della stessa Alice, strana, diversa, coraggiosa, a provocare la successione di eventi che, malgrado i numerosi e apparentemente insuperabili ostacoli sparsi per strada, la porteranno passo dopo passo verso il suo destino. Dirà di sé: “Ero un outsider e non esiste cosa migliore per uno scrittore. Sei in grado di distinguere una gamma così vasta di persone, atteggiamenti, linguaggi…”.
    C’è una breve e illuminante sequenza in cui Manuppelli riassume magistralmente il “mondo” della scrittrice, da cui ha preso ispirazione tutta la sua opera:
    Dietro la casa di Alice, un enorme campo e il fiume. Un luogo dove tutto era semplice eppure stranamente misterioso. Un posto dove tutti i miti erano a disposizione, con un po’ di fantasia.
    Munro cresce guardando a quella terra come a una complessa geologia e archeologia di significati. C’è un paesaggio nascosto sotto quello visibile, laghi sepolti, strati di storia umana.
    Munro passerà tutta la vita a esplorare, fisicamente e mentalmente, questo paesaggio.

    Fortunatamente per noi.

    :lock:
     
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