Karunatilaka, Shehan - Le sette lune di Maali Almeida

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    Fazi pag. 472

    Sinossi:
    L’incredibile storia di Maali Almeida si apre in circostanze a dir poco inconsuete: il giovane Maali, fotografo di guerra, giocatore d’azzardo e gay clandestino, si è appena svegliato in quello che sembra un ufficio visti celestiale. È morto, il suo corpo sta affondando nelle acque quiete del lago Beira e lui non ha idea di come ci sia finito. Siamo nel 1990, Colombo è «una città puzzolente dove le azioni rimangono impunite e i fantasmi camminano non visti» e lo Sri Lanka un paese in cui l’elenco dei sospetti è tristemente lungo e a regolare i conti sono squadroni della morte, attentatori suicidi e sicari. Nemmeno nell’aldilà, però, si può stare troppo tranquilli. Il tempo, per Maali, scorre veloce: ha a disposizione soltanto sette lune – sette notti – per contattare l’uomo e la donna che più ama e condurli alla sua scatola segreta di fotografie, una collezione di immagini altamente compromettenti che potrebbero sconvolgere lo Sri Lanka. Deve assicurarsi che non vadano perdute. Disturbato da ostacoli di ogni sorta, cerca di portare a termine la complicata missione e, nel frattempo, si sforza di rimettere ordine nei ricordi per risolvere l’enigma che lo assilla: chi l’ha ucciso?
    (Fazi Editore)

    Recensione:
    Un libro molto particolare, già inquadrarlo in un genere è molto difficile: political thriller? ghost story?
    Non saprei forse bisognerebbe chiederlo all'autore, ma sta di fatto che è un magnifico romanzo, le cui quasi 500 pagine scorrono via in un baleno.
    Non nego che le prime 80 pagine mi hanno un po' destabilizzato, l'uso del "tu narrante", i molteplici richiami alla storia dello Sri-Lanka, di cui non conoscevo praticamente nulla a parte che era stata una colonia inglese meglio nota come Ceylon, e i nomi asiatici, non certo comuni per noi occidentali, hanno rallentato la lettura.
    Ma poi, una volta ingranato e compreso la realtá Srilankese mi sono immersa insieme a Maali Almeida ( Almeida, almeno un cognome portoghese che mi era familiare) alla ricerca del suo assassino.
    Maali ha sette giorni (sette lune) per regolare le sue cose terrene, ma mentre ricorda le sue passioni di quando era in vita: la fotografia, gli uomini ( Almeida è gay), il gioco d'azzardo e i suoi due amici:una ragazza e suo cugino con cui condivide l'alloggio, ma non ricorda perchè è morto e chi l'ha ucciso.
    Almeida si trasformerà quindi da vittima in detective e attraverso i suoi occhi di fotografo ripercorreremo gli anni e gli orrori di una terribile guerra civile che ha devastato lo Sri-Lanka per 26 lunghi anni, apprenderemo delle diverse colonizzazioni che si sono succedute da quella portoghese a quella olandese ed a ultimo quella britannica; impareremo tutto sulle diverse etnie che abitano questo dilaniato paese e rifletteremo sull'essere umano, sull'amore l'amicizia e la compassione ed affronteremo:
    “Una donna con il suo bambino, un vecchio con gli occhiali e un cane paria indiano. Ciascuno circondato da schegge, anche se non sono state loro a ucciderli.”
    Voto 10/10

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    Edited by Boubi - 16/4/2024, 22:33
     
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    Colombo, 1990. Il giovane fotografo Maali si sveglia nell’aldilà e non ricorda nulla della sua morte.
    Ha a disposizione una settimana (le sette lune, il titolo del libro) per ricordare cosa è successo ed entrare nella Luce: l’ultima tappa che garantisce il riposo eterno.
    Il caso della sua scomparsa (il corpo infatti non viene ritrovato), diventa un affare di Stato dal momento che Maali è in possesso di foto compromettenti per il governo dello Sri Lanka.
    La struttura del libro è abbastanza complessa perchè c’è un’alternanza di scene tra l’aldilà e la vita terrena. Entrambi i luoghi sono caotici, veloci, con una serie di regole e di truffe e con molti protagonisti che arrichiscono le vicende. Sicuramente è richiesta molta attenzione al lettore per “districarsi” nel caos di Colombo.
    Un libro incentrato sull’azione, tra credenze e magia.

    Personalmente ho trovato interessante il thriller in quanto mi ha dato l’opportunità di conoscere un minimo questo piccolo paese con i suoi conflitti (le foto di Maali erano appunto una testimonianza delle numerose barbarie tra le etnie interne).
    All’inizio del 1800, lo Sri Lanka divenne una colonia dell'Impero Inglese. Quest’ultimo cercò di far integrare le due etinie presenti sull’isola: l'etnia tamil e l’etnia cingalese. I risultati non furono dei migliori e il conflitto continuò a rimanere acceso. Nel 1948 all'Isola di Sri Lanka fu concessa l'indipendenza. I tamil, insediati nel nord dell’isola, non accettarono lo status di minoranza. D’altra parte, i cingalesi nazionalisti che avevano spinto per l’indipendenza e che erano al potere, emanarono leggi spesso discriminatorie nei confronti dei tamil. Dal 1983 al 2009 una terribile guerra civile scoppiò nel paese. Morirono più di 100 000 persone di tutte le due etnie; molti anche i civili uccisi sia a causa di attacchi terroristici degli LTTE (nazionalisti tamil) sia a causa dei crimini di guerra dell'esercito singalese.

    Credo che il messaggio principale dello scrittore sia il seguente...: “Non abbiate paura dei demoni; sono i vivi che dovremmo temere. Gli orrori umani battono qualunque cosa Hollywood o l’aldilà siano capaci di evocare. Ricordatevelo sempre quando incontrate un animale selvatico o uno spirito vagante. Non sono pericolosi quanto voi.”

    Edited by Acquamarina - 26/4/2024, 12:07
     
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