SEQUOIA
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Adelphi pag. 139
Sinossi: Ero solo, in una casetta in Bretagna, davanti al computer," ha raccontato una volta Emmanuel Carrère "e a mano a mano che procedevo nella storia ero sempre più terrorizzato". All'inizio, infatti, il piccolo Nicolas ha tutta l'aria di un bambino normale. Anche se allo chalet in cui trascorrerà la settimana bianca ci arriva in macchina, portato dal padre, e non in pullman insieme ai compagni. E anche se, rispetto a loro, appare più chiuso, più fragile, più bisognoso di protezione. Ben presto, poi, scopriamo che le sue notti sono abitate da incubi, che di nascosto dai genitori legge un libro, dal quale è morbosamente attratto, intitolato Storie spaventose, e che, con una sorta di torbido compiacimento, insegue altre storie, partorite dalla sua fosca immaginazione: storie di assassini, di rapimenti, di orfanità. E sentiamo, con vaga ma crescente angoscia, che su di lui incombe un'oscura minaccia - quella che i suoi incubi possano, da un momento all'altro, assumere una forma reale, travolgendo ogni possibile difesa, condannandolo a vivere per sempre nell'inferno di quei mostri infantili.
Recensione: Un romanzo brevissimo, compatto come la neve che avvolge lo chalet della storia... una storia di mostri interiori, di paure infantili, di realtà innominabili. Un grandissimo Carrère, una raffinata manipolazione di pensiero, un turbinio di sensazioni che approdano su un terreno coperto di neve che pian piano si scioglie svelando l'epilogo del racconto. Lo stile raffinato e potente dello scrittore dà vita ad un libro potente e noir. Voto 10/10
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