Fast, Howard Melvin

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    Howard Melvin Fast (New York, 11 novembre 1914 – Greenwich (Connecticut), 12 marzo 2003) è stato uno scrittore statunitense conosciuto anche con gli pseudonimi di Walter Ericson e E.V. Cunningham.

    Biografia
    Howard Fast nacque a New York. I suoi genitori erano entrambi immigranti ebrei. La madre Ida Nee Miller, era nata nel Regno Unito mentre il padre Barney era ucraino e abbreviò il suo vero cognome Fastovsky in Fast all'arrivo negli Stati Uniti. Quando nel 1923 la madre morì e il padre rimase disoccupato, il fratello minore Julius andò a vivere da parenti mentre Howard e il fratello maggiore iniziarono a lavorare vendendo giornali presso la Biblioteca di New York. Howard stesso attribuì in seguito la sua precoce passione per la letteratura a questo suo lavoro giovanile. Howard iniziò a scrivere molto giovane. Nel 1933, all'età di soli 18 anni pubblicò il suo primo romanzo, Two Valleys, scritto mentre peregrinava attraverso gli Stati Uniti passando da un lavoro saltuario a un altro. La sua prima opera di successo fu Il cittadino Tom Paine (Citizen Tom Paine), una versione romanzata della vita di Thomas Paine. Fortemente interessato alla storia statunitense, scrisse L'ultima frontiera (The Last Frontier), sul tentativo degli indiani Cheyenne di tornare nelle loro terre native, racconto pubblicato in italiano sul Pioniere dal n° 1 al n° 21 del 1960, e La via della libertà (Freedom Road), sulla vita degli ex-schiavi dopo la Guerra di Secessione. È autore del romanzo Gli emigranti (The Immigrants), che ripercorre la vita di alcuni emigranti italiani ed ebrei negli anni precedenti la crisi economica del 1929. Il suo romanzo più noto è Spartacus del 1951, che ispirò il film omonimo del 1960 di Stanley Kubrick e Kirk Douglas. Ha pubblicato anche racconti di fantascienza, raccolti, in Italia, nelle antologie Il generale abbatte un angelo (1970) e La mano (1974). A causa della sua adesione al comunismo divenne una vittima del maccartismo ma vinse nel 1953 il premio Stalin per la pace.

    Opere tradotte in italiano
    La via della libertà, traduzione di Joele Jannelli Pinna Pintor, Collana I Coralli n.18, Torino, Einaudi, 1948.
    Sciopero a Clarkton, traduzione di Franco Ferrarotti, Collana Biblioteca scientifico-letteraria, Torino, Einaudi, 1950.
    Trenta denari : dramma in tre atti, Biblioteca Teatrale, Roma, Edizioni di cultura sociale, 1952.
    Spartaco, a cura di Sergio Borelli, Milano, Cooperativa del libro popolare, 1953. - Nuova ed., Spartacus, Milano, Mondadori, 1959.
    L'ultima frontiera, Roma, Edizioni di Cultura Sociale, 1953. - Nuova ed., L'ultima vittoria dei Cheyenne, Milano, Longanesi, 1974; Odoya, 2013
    Sacco e Vanzetti, Roma, Edizioni di Cultura Sociale, 1953.
    Tra due fuochi, Milano, Baldini & Castoldi, 1964.
    MirageMilano, Polillo, 2010.
    La doppia vita di Sylvia West, Milano, Garzanti, 1965. (come E. V. Cunningham)
    Penelope, la magnifica ladra, Milano, Garzanti, 1967. (come E. V. Cunningham)
    Lydia, Milano, Garzanti, 1968. (romanzo, come E. V. Cunningham)
    Phyllis: romanzo, Milano, Garzanti, 1969. (come E. V. Cunningham)
    Il generale abbatte un angelo, Milano, Mondadori (Urania), 1970.
    La mano, Milano, Mondadori (Urania), 1974.
    La parte del leone, Milano, Mondadori, 1974. (come E.V. Cunningham)
    Gli emigranti, traduzione di Augusta Mattioli, Milano, Mondadori, 1978. - Milano, M. Tropea, 1996; col titolo Il vento di San Francisco, E/O, 2015
    Seconda generazione, traduzione di Augusta Mattioli, Milano, Mondadori, 1979. - E/O, 2017.
    Masao Masuto e il diplomatico russo, Milano, Mondadori, 1979. (come E. V. Cunningham)
    L'establishment, E/O, 2017

    :lock:

    Edited by Itaca - 11/4/2024, 09:22
     
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